Benvenuti nel blog del Capriccio, in questo articolo parleremo della cucina Halal e dell’importante riconoscimento che certifica il Capriccio come ristorante Halal, unico a Vieste e tra i pochissimi in Sud Italia.
In questo articolo parleremo di:
- Qual è il significato di Halal
- Cos’è la cucina Halal
- Quali sono gli standard da rispettare per un ristorante certificato Halal
Qual è il significato di Halal
Halal è un termine arabo (tradotto significa lecito) proveniente dalla cultura islamica. Con questo termine si intende genericamente tutto ciò che è permesso in termini di comportamento, linguaggio, abbigliamento e alimentazione dalla dottrina islamica.
I campi di applicazione pertanto riguardano ogni aspetto della vita. In occidente Halal è una parola utilizzata soprattutto in campo alimentare per definire i cibi ammessi dalla legge islamica e preparati secondo determinati presupposti.
L’ente certificatore: Halal Italia
Al fine di garantire l’adeguatezza dei processi e la conformità degli alimenti, Halal Italia rappresenta l’ente che esamina e fornisce la certificazione in ambito ristorativo a quei ristoranti che rispettano tutte le leggi islamiche.
Il certificato Halal è un attestato a tutto tondo per quanto riguarda gli alimenti, garantisce che i cibi siano preparati secondo alcune precise regole.
L’obiettivo dell’ente è di promuovere l’alta qualità italiana e garantire standard di conformità nel rispetto delle normative europee e dei processi produttivi oggetto di certificazione.
Pertanto, la certificazione Halal è uno strumento attraverso il quale un organismo rispettato, competente e imparziale verifica la produzione in questione, conferma che venga effettuata in conformità con le norme halal e fornisce pertanto un documento approvato.
Con la certificazione halal, si garantisce che alimenti e prodotti di consumo accettabili siano prodotti per il consumatore musulmano, inclusi gli 1,5 miliardi di musulmani e altri milioni di persone nel mondo che preferiscono il cibo halal.
Gli Standard da rispettare per un ristorante certificato Halal
I requisiti da rispettare per un ristorante certificato Halal e non solo, sono:
- Assenza di sostanze non conformi: materie prime, ingredienti, additivi, conservanti, coloranti, aromi, coadiuvanti tecnologici, inclusi tutti gli additivi nascosti non dichiarati in etichetta o nella scheda prodotto ma che entrano in contatto con il prodotto o i suoi ingredienti.
- Non contaminazione: le sostanze “Halal” non devono venire a contatto con sostanze “Haram” (proibite) e, per evitare contaminazioni, è necessario separare le linee produttive nel tempo e/o nello spazio. Laddove ciò non sia possibile, è necessario predisporre adeguata sanificazione prima di procedere alla produzione “Halal”.
- Tracciabilità: l’identificazione dei prodotti, delle materie prime, degli ingredienti e dei semilavorati in azienda, così come delle aree e delle linee ad essi adibite, deve essere adeguata, con l’uso di cartelli appositi e/o etichette; mentre la tracciabilità delle produzioni “Halal” deve essere garantita in azienda e fuori azienda.
- Etichettatura e logo Halal: applicazione del marchio registrato di proprietà della CO.RE.IS.
- Sistema qualità: nel sistema qualità aziendale devono essere inserite procedure interne relative alla certificazione e alla produzione “Halal”.
- Formazione: rivolta periodicamente a tutto il personale direttamente interessato.
La certificazione “Halal”, ottenuta grazie ad un iter rigoroso di controllo del prodotto e dei processi, garantisce qualità e sicurezza alimentare anche al di là dei confini strettamente religiosi, tant’è che i prodotti certificati sono apprezzati anche da non musulmani.